A FAUSTO

Su le ali distese dei tuoi spazi
idiomi scampati ai naufragi
scrivono i nuovi messaggi
de la vita infinita

Sono frammenti d'echi,
alfabeti rubati alle galassie,
attimi di memorie fatti palpiti,
albori di pensieri fatti fiori.

E nelle geometrie impazzite della luce,
stelle di neve, sillabe di sogno,
balbettii dell'eterno,
tra corde d'arpa tese come spasimi
eternamente danzano
la giovinezza immortale del mondo.




Acruto Vitali

QUANDO....

Quando mi sveglierò dentro un bel sogno,
e questa carne spiritata
piu più peso non sarà, e vedrò il volto
dell'ultima bellezza disvelarsi
da le corolle dei giorni morti,

e nell'ultimo attimo di sangue,
i miei esuli amori senza patria
verranno a riconoscermi e sarò
per un istante, ricomposta favola,

forse allora,
potrò guardare la felicità.


Acruto Vitali, aprile 1957


...a un amico insonne e girovago
a dipintore di nasconte magie
chiamato Fausto...